CANTINA TÀIA

La nostra filosofia

Crediamo fortemente nel saper fare e nel saper far fare. È per questo che tutti i nostri vigneti sono gestiti da persone, uomini e donne, che credono nel progetto Cantina Tàia e nel suo voler esaltare al massimo il grande potenziale del territorio in cui crescono e maturano le nostre uve.

Una viticoltura di precisione, che cambia in base non solo alla posizione del vigneto e al vitigno ma anche in base all’obbiettivo enologico e alla stagione, ci permette di portare in cantina le migliori uve. Anzi ci piace dire le uve più adatte ai nostri obbiettivi.

Un’enologia dedicata e scrupolosa ci garantisce l’esaltazione di queste uve e ci garantisce di mettere in bottiglia vini di carattere, identitari e con una stilistica molto precisa che va di pari passo con l’Oltrepò Pavese: eleganza, definizione, estrema pulizia e freschezza.

Crediamo in un’enologia rispettosa del territorio e del vitigno. Un’enologia che possa mettere nel bicchiere la massima espressione di queste colline e di tutte le persone che ci lavorano.

Le uve sono raccolte tutte a mano, in cassette di legno da circa 20Kg per la base spumante o in cestoni da circa 200Kg per i vini fermi. Le uve vengono immediatamente portate in cantina dove vengono sottoposte a pressatura dolce, per quanto riguarda le bianche, e a diraspapigiatura per quanto riguarda le rosse. La vinificazione avviene in vasche di cemento termocontrollate.

Sarà l’enologo a decidere le tempistiche dei vari processi di vinificazione in base a continui assaggi e al controllo attraverso specifici esami di laboratorio. Per la vinificazione in rosso il mosto passerà tempo a contatto con le bucce e verranno effettuati rimontaggi e delastage fino allo svinamento e a successivi travasi per l’eliminazione delle fecce. Le bucce verranno invece eliminate durante la pressatura per i vini bianchi e la base spumante; anche in questo caso verranno effettuati rimontaggi e travasi.

Caratteristica della nostra vinificazione è che per tutti i nostri vini viene effettuata la trasformazione malolattica che trasformerà l’acido malico, più aspro, in acido lattico, percepito come più delicato e meno acre. La trasformazione malolattica darà al vino maggiore equilibrio, persistenza, corpo e profumi più fini. L’affinamento sarà in cemento e/o in barriques per i vini fermi, in bottiglia, come da disciplinare, per il Metodo Classico.

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